quanto ci vorra? poco. non mi piace dare i numeri, preferisco impazzire in solitudine. ma contare sembra essere sempre più necessario. se fossi un brufolo ora mi schiaccerei senza pietà. non importa da dove parto, l'importante è arrivare dove voglio. ogni giorno un po'. a 44 sosterò a riflettere. fino a quel momento non ci saranno più vergognose scuse.
sabato 22 febbraio 2014
mercoledì 19 febbraio 2014
confetti anali
martedì 18 febbraio 2014
quatto quatto
passeggiata notturna io e mom mangiando strani dolcissimi frutti colti dalle siepi arrampicandoci sui muretti sbucciandoci le ginocchia tenendoci per mano cantando fischiettando parlando di cani amore ascoltando il vento. adoro vivere anche nei sogni!!!
domenica 16 febbraio 2014
tre. bar lumen. (il due ce lo siamo mangiato)
Da qualche parte qua dentro c'è bisogno di numeri, a quanto pare.
di contare...
per dritto o per rovescio.
in cifre, in lettere.
di contare...
per dritto o per rovescio.
in cifre, in lettere.
numeri satanici.
cifre sulla bilancia.
amore e odio, per quello che non può essere mio.
e che nemmeno è qualcosa di tangibile...solo uno stato mentale.
e ogni tanto lo indosso! prendo questa tutina striminzita ma tanto tanto simpatica e me la infilo!
è elastica, non si rompe, ma è come il vestito di cenerentola: allo
scoccare dell'ora x tutto svanisce, e resto nuda e brancolante nel
marcio. almeno finchè non passa la prossima zucca.
sabato 15 febbraio 2014
uno. il rumore dei binari.
che ci culla (checikulla). già. culliamoci e lasciamoci cullare. accarezziamoci. camminiamo vicini scherzando con gli occhi. lanciamoci sorrisi. spicchiamo salti al ritmo di una musica inventata sul momento. e intanto qualcosa si trasforma, si perde, si costruisce, qualcosa muore ma al contempo nasce, e il suo sfarfallio è incontestabilmete divino. scheletro si diventa.
venerdì 14 febbraio 2014
zero. ti sento.
eccolo. sta arrivando. salgo. e mi sento bene. e così deve essere. da ora comincerò di nuovo a contare. ma non a rovescio. voglio andare lontano. e voi sarete con me. perchè così ci ameremo. ci ameremo di più.
mercoledì 12 febbraio 2014
lassù qualcuno ci chiama
troppo stroppiante che stravasa schizzando a pressione elevata da tutti gli spazi intercellulari, senza filtri, indescrivibile, come la cioccolata per chi la sa apprezzare fino in fondo, anche a palate, come una droga per chi si fa, come l'arte per chi ha lo spirito profondo. ho trovato un pianeta sconosciuto, ho fatto il biglietto, e sono salita sulla navicella! non posso pensare, non ne vale la pena, non sono io che guido, ma sono stata io a fare il primo passo, ed è stata una necessità. ora ho un mondo nuovo da esplorare! è una sensazione grandiosa. completamente a mio agio. seppure nel mio corpo così odiato.
giovedì 6 febbraio 2014
la lode
questione di maturazione, più attraente chiama il caos. non più
stimolante, ma scivola fuori ovunque come nel sapone, pazzia, ma la
memoria? chi ha distrutto la mia memoria? qualunque cosa, di tutto, fino
in fondo, oltre, ma sempre nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.
già, fuori luogo. con la spina staccata.
sabato 1 febbraio 2014
wanna die day 2
orge di cioccolato, maree di calorie vuote di significato, spade
tossigene mucogene degenerative ossidanti sulle mie celluline contrite,
ancora speranzose. e correrò, correrò più forte, correrò come non ho corso mai, solo per il piacere di farlo.
e alla fine della giornata, dopo mille cambi di umore, dopo la pioggia battente, dopo la terapia piagnucolosa lampo, dopo levrieri e hovawart, qualche scintilla scambiata tra occhi fulminati e cervelli vispi...di nuovo aggrappata alla vita e alla speranza con più unghie di quelle che ho sulle dita, con più denti di quelli che ho in bocca, con tutta me stessa, con tutta l'anima, dolente ma esplosiva, sempre più forte, sempre più orgogliosa di essere me stessa.
e alla fine della giornata, dopo mille cambi di umore, dopo la pioggia battente, dopo la terapia piagnucolosa lampo, dopo levrieri e hovawart, qualche scintilla scambiata tra occhi fulminati e cervelli vispi...di nuovo aggrappata alla vita e alla speranza con più unghie di quelle che ho sulle dita, con più denti di quelli che ho in bocca, con tutta me stessa, con tutta l'anima, dolente ma esplosiva, sempre più forte, sempre più orgogliosa di essere me stessa.
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